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IL FANTASMA DI LADY D

 

 

L'opera

Nel decennale della tragica scomparsa di Lady Diana, il romanzo di Fabrizio Caleffi ci offre una sconvolgente e intrigante rivelazione narrativa: la principessa di Galles non era sull´auto distrutta in quell´impatto tremendo contro il pilone 13 del tunnel dell´Alma a Parigi.
Un aristocratico ghostbuster segue le tracce della principessa e la trama diventa appassionante come un film, un action movie pieno di sentimento. Finale a chiave: la password per decifrare l´attualità.
Il romanzo è integrato da un saggio (I vangeli virtuali) in cui l´autore fornisce una chiave d´accesso al mondo d´oggi e alcune indicazioni operative per sopravvivere al virtuale. La differenza - sostiene Caleffi - non è più tra vero e falso ma tra vero e gradevole: la scelta vincente è solo estetica.
Come dice una regista fan di Diana, il mito di Lady D ha senso solo in contrapposizione a Elisabetta II, figura non meno popolare. Perché Lady D è la testimonial dello spot globale di orientamento della donna contemporanea. Il potere si vende e si compra al supermercato.
Le gambe di Diana, più lunghe di quelle di Queen Elizabeth, erano sempre almeno un passo avanti a quello della Regina (e del suo Regime). Le gambe virtuali di Lady D possono essere messe a capofila di qualunque corteo. Quelli che un tempo si chiamavano ´persuasori occulti´ sono ora a loro volta a disposizione di chiunque, come l´architetto di qualunque mobilificio.
Il reality show non è più il Grande Fratello, ma il videogame degli avatar.
Attenzione alle implicazioni del fenomeno: il terrorismo, per esempio, in breve potrebbe non aver più bisogno dell´atto terroristico, se s´impadronisse della ricaduta mediatica di ogni incidente. Che cosa può ricavare l´avatar Osama Bin Laden dalla persuasione collettiva che lo tsunami sia provocabile da lui? Questo è il medioevo prossimo venturo. Organizziamo la difesa mediatica!

I Tagliatori di Teste                                              Premio Anna Maura di Poesia                                       

Premio Riccione per il Teatro                                presieduto da Ugo Ronfani

 

Le dimissioni Rinviate                                                            Premio

Premio Riccione per il Teatro                                      Antonelli Castilenti

                                                                                                                                           Ata Theater Award

                                                                                                                                                  New York, 1992

                

Artistic Achievement Award

New York, 1992

GIALLOMILANESE 2008

menzione speciale dell'editore EXCOGITA

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